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Buona e Santa Pasqua 2015

cristo risorto2(Elisabetta Brugè) – Gli auguri  – in questi tempi tanto difficili – sono un invito a guardare alla misteriosa e splendida realtà della Risurrezione come ad una certezza definitiva con cui Dio ci restituisce alla nostra vita quotidiana – con tutti i suoi limiti, le sue ferite, le sue contraddizioni laceranti, le sue splendide opportunità, con tutte le potenzialità che attendono di dischiudersi al calore della nostra responsabilità -, consapevoli che la morte è stata vinta, che il germe dell’umanità nuova è stato liberato e aspetta che ogni nostro sì – piccolo o grande – si unisca all’ultimo amorevole e glorioso sì di Dio all’uomo nuovo che è Cristo Signore.

            Facciamo nostra, dunque, la profonda fiducia del pastore Bonhoeffer che ci esorta ad attraversare la vita, senza fuggire spaventati dalle difficoltà, senza indugiare in pericolosi compromessi con fortune illusorie, ma imparando, giorno dopo giorno, a guardarla con coraggio alla luce del Risorto, come una realtà che attende di veder sbocciare i segni del totalmente nuovo, del definitivo bene che è possibile riconoscere e disporsi a coltivare solo lasciandosi permeare dal Vangelo.

 Buona Pasqua!


 

Ove invece si riconosce
che la potenza della morte è infranta,
ove il miracolo della risurrezione della vita nuova,
splende in mezzo al mondo di morte,
lì non si pretendono dalla vita cose eterne,
lì si prende dalla vita quanto essa dà,
non il tutto o il nulla,bensì il bene e il male,
le cose importanti e quelle meno,
la gioia e il dolore,
lì non ci si aggrappa convulsamente alla vita,
ma neppure la si getta via spensieratamente,
lì ci si contenta di una misura finita di tempo limitato
e non si attribuisce un valore eterno a realtà terrene,
lì si lascia alla morte il limitato diritto
che ancora possiede.

 E si attende l’uomo nuovo e il mondo nuovo
solo al di là della morte,
dalla potenza
che l’ha vinta.

 Il Cristo risorto
porta la nuova umanità in sé,
l’ultimo glorioso sì di Dio
all’uomo nuovo.

 

(D. Bonhoeffer, 1940)