Dalla Lettera Apostolica di Leone XIV:
«L’educazione non è attività accessoria, ma forma la trama stessa dell’evangelizzazione: è il modo concreto con cui il Vangelo diventa gesto educativo, relazione, cultura. Oggi, davanti a mutamenti rapidi e ad incertezze che disorientano, quell’eredità mostra una tenuta sorprendente. Laddove le comunità educative si lasciano guidare dalla parola di Cristo, non si ritirano, ma si rilanciano; non alzano muri, ma costruiscono ponti.
Reagiscono con creatività, aprendo possibilità nuove alla trasmissione della conoscenza e del senso nella scuola, nell’università, nella formazione professionale e civile, nella pastorale scolastica e giovanile, e nella ricerca, poiché il Vangelo non invecchia ma fa «nuove tutte le cose» (Ap 21,5). Ogni generazione lo ascolta come novità che rigenera. Ogni generazione è responsabile del Vangelo e della scoperta del suo potere seminale e moltiplicatore.
1.2. Viviamo in un ambiente educativo complesso, frammentato, digitalizzato. Proprio per questo è saggio fermarsi e recuperare lo sguardo sulla “cosmologia della paideia cristiana”: una visione che, lungo i secoli, ha saputo rinnovare sé stessa e ispirare positivamente tutte le poliedriche sfaccettature dell’educazione. Fin dalle origini, il Vangelo ha generato “costellazioni educative”: esperienze umili e forti insieme, capaci di leggere i tempi, di custodire l’unità tra fede e ragione, tra pensiero e vita, tra conoscenza e giustizia. Esse sono state, in tempesta, àncora di salvezza; e in bonaccia, vela spiegata. Faro nella notte per guidare la navigazione».

