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L'educazione per i diritti e la cittadinanza

– Le motivazioni – 

– Le modalità – 

– Gli ambiti e i microprogetti – 

1. Relazioni significative per una comunità educante 

2. La comunità «sognata» e le comunità reali

3.  L’educazione per la pòlis e la partecipazione 

 

4. L’educazione per i diritti e la cittadinanza

Diritti-Umani-Non c’è educazione senza libertà e non vi può essere autentica libertà senza che ogni persona venga rispettata nei suoi diritti e nella sua dignità.
Questo potrebbe essere lo slogan di una efficace opera educativa: pensarsi «dentro» le relazioni affettive e familiari, dentro una città, dentro il mondo, guardando a come tutto ciò possa diventare ancora più bello, più giusto, più umano.. In altri termini: esser dentro le speranze, le emarginazioni e le ingiustizie del nostro tempo per seminarvi futuro, liberazione, accoglienza e solidarietà. L’educazione, pertanto, non può limitarsi a richiamare in modo astratto e rassicurante valori e principi, ma deve proporre concreti itinerari di impegno e percorsi di autentico cambiamento interiore, di responsabilità, di trasformazione delle realtà umane.
In una democrazia che corre il rischio identificarsi in un sistema di regole e di meccanismi da rispettare, ma svuotato di valori e contenuti sostanziali, senza il necessario riferimento al bene comune dei cittadini, si impone la questione della cittadinanza attiva e del rispetto dei diritti di ogni persona.
Questione sociale, economica, politica, antropologica, dalla indubitabile valenza educativa. Dal momento che riguarda le donne e gli uomini, il loro presente e il loro avvenire, la possibilità di liberamente svilupparsi secondo tutte le proprie potenzialità. Il diritto ad un futuro possibile, progettabile… il diritto alla partecipazione, all’accoglienza, alla costruzione di strutture sociali, politiche ed economiche più rispettose della dignità degli individui e dei gruppi umani, soprattutto di quelli più svantaggiati e marginali. La possibilità di pensarsi e costruirsi come adulti, cittadini, lavoratori, donne e uomini protagonisti, nel limite e nella parzialità, della costruzione del futuro.

Microprogetto «Promozione dei diritti umani e della cultura di pace»