La mattina di Pentecoste è per la Chiesa l’inizio del suo porsi al cuore dell’umanità come sale e come lievito, capaci di scomparire, ma senza per questo essere assenti.
Il 2 giugno è la Festa degli Italiani, è il simbolo del ritrovamento della libertà e della democrazia da parte del nostro popolo.
Il mistero dell’Incarnazione culmina nell’epilogo dell’Ascensione e rappresenta la tappa finale del cammino di Gesù tra gli uomini.
Il servizio della carità deve scegliere la logica dello sviluppo integrale come antidoto alla cultura dello scarto e dell’indifferenza.
Amare Gesù significa fare come ha fatto Lui, amare come Lui fino a quando la nostra terra diventerà il cielo dove noi e Dio abitiamo assieme.
Il MIEAC esprime preoccupazione e disapprovazione per le ormai abituali dichiarazioni del Ministro dell’Interno dell’attuale governo.
Ai vescovi italiani la gratitudine per l’attenzione e la cura nei confronti del Movimento e a don Enzo un caloroso benvenuto e un sentito grazie per la sua generosa disponibilità ad assumere il nuovo incarico.
Il Mieac aderisce al #TheacherPride. Invita, pertanto, tutti coloro che hanno a cuore la libertà di pensiero, di parola e d’insegnamento a sostenere l’iniziativa costituzionale proposta.
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Il legame che unisce Gesù pastore e noi suo gregge, non è solo di conoscenza, ma di più, di una esperienza che si trasforma in un legame d’amore.
Sembra che la dimensione e il significato dell’umano stiano scomparendo dall’orizzonte individuale e collettivo.
Gesù coinvolge nella sua “rete” quanta più gente possibile: tutti coloro che a lui vogliono associarsi e in lui vogliono sperare.
