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Gesù passa lungo il mare della vita degli uomini, per farne costruttori di amore

III Domenica Tempo Ordinario

II dom T_O_Dopo che Gesù è stato consacrato e presentato dal Padre al Giordano (Domenica del Battesimo del Signore), dopo che da Giovanni è stato indicato come “L’agnello Di Dio!” (Seconda Domenica del Tempo Ordinario) ora è il momento di capire perché Dio ha inviato il Figlio suo. E’ Gesù stesso che ci rivela tutto: “Il tempo è com­piuto, il regno di Dio è vicino”, è qui in mezzo a noi. E’ finito il tempo dell’attesa e dei dubbi, delle norme che fanno volare basso e imprigionano l’uomo.

Il tempo è compiuto e nasce qualcosa di nuovo, che nessuno ha mai visto prima; le cose vecchie sono passate, non contano più. Il tempo è compiuto ed io rinasco a vita nuova; rinnovato, è anche il mio rapporto con Dio. Nasce il Regno di Dio e Gesù mi mostra con la sua vita che la mia esistenza è libertà, dono per tutti e profumo di vita, soprattutto per gli ultimi, gli esclusi e per la società malata di egoismo.

Il regno di Dio è in mezzo a noi, dice Gesù: quale può essere la mia risposta?

«Convertitevi e credete nel Vangelo», ecco qual è la sua proposta. L’idea che da sempre mi ha affascinato riguardo alla conversione è quella del cambiamento di rotta: scelta la meta (Cristo) da raggiungere, con tutto il mio essere, pensiero e azioni, ogni giorno cammino verso il traguardo. A volte capita di stancarsi o di smarrire la strada, ma basta sostare un po’ per riposare e ripensare la meta per rimettersi in carreggiata. Non conta l’orario d’arrivo: Dio non segna i nostri ritardi, ma il nostro entusiasmo e la generosità, Gesù questo ci ha insegnato.

“Credete nel Vangelo”, continua a ripetere ancora oggi Gesù, cioè vivetelo, respiratelo, costruite la vostra vita intessuta di Vangelo, di Dio e di eternità.

Io credo nella vita buona che il Vangelo mi propone. Credo che Dio si sia fatto uno di noi, perché con noi ha voluto condividere gioie e dolori e, come spesso capita a noi, è stato rifiutato, frainteso, avversato e tradito. Credo che Dio, per starmi vicino, ogni giorno, sempre, si sia fatto ultimo tra gli ultimi. Credo anche che il suo Spirito, ogni giorno, opera e soffia nel cuore degli uomini per costruire un mondo più bello e più giusto, anche se tutto attorno a me dice il contrario.   

Lungo il mare di Galilea, Gesù vi­de …

Gesù passa, vede e scruta il cuore degli uomini; fissa lo sguardo negli occhi e intuisce che i discepoli hanno potenzialità e capacità di donare amore: succede con gli apostoli, con Zaccheo e quanti incontra per le strade. Un giorno fisserà anche il suo sguardo su un tale che gli chiede “cosa devo fare?”. Anche quella volta capisce che l’unica cosa che il tale potesse fare è donare senza limiti.

Il figlio di Dio passa anche nella mia vita e in quella di tutti e subito si accorge che nonostante le resistenze e i tanti “no!” pronunziati, c’è una parte buona in ciascuno di noi. Lui, fissa il suo sguardo nel mio e subito vede una in me una generosità che non sapevo di avere e una capacità di amare che scono­scevo del tutto. Gesù si fida di me! Il punto è che tantissime volte sono io a non avere fiducia in me o in Lui.

Seguitemi, perché ho progetti grandi per voi. Non si dilunga in spiegazioni o motivazio­ni, né chiede a me di fare calcoli per verificare i guadagni. “Seguitemi!” Basta la Sua parola e tutta la mia vita cambia: Anch’io pescatore di uomini, annunziatore del Regno, costruttore della “civiltà dell’Amore”.