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Papa Francesco ai malati e alle famiglie

udienzaAi malati:

«La malattia è una cosa brutta, e ci sono i medici – sono bravi! – gli infermieri, le infermiere, le medicine, tutto, ma è sempre una cosa brutta. Ma c’è la fede, la fede che ci incoraggia, e quel pensiero che a tutti noi viene: Dio si è fatto malato per noi, cioè ha inviato suo Figlio, che ha preso su di sé tutte le nostre malattie, fino alla croce. E guardando Gesù con la sua pazienza, la nostra fede viene più forte.

E sempre con la nostra malattia andiamo, con Gesù accanto, presi per mano da Gesù. Lui sa cosa significa la sofferenza, Lui ci capisce e Lui ci consola e ci dà forza».

Alle famiglie:

«La famiglia, cioè l’alleanza feconda tra l’uomo e la donna, è la risposta alla grande sfida del nostro mondo, che è una sfida duplice: la frammentazione e la massificazione, due estremi che convivono e si sostengono a vicenda, e insieme sostengono il modello economico consumistico. La famiglia è la risposta perché è la cellula di una società che equilibra la dimensione personale e quella comunitaria, e che nello stesso tempo può essere il modello di una gestione sostenibile dei beni e delle risorse del creato. La famiglia è il soggetto protagonista di un’ecologia integrale, perché è il soggetto sociale primario, che contiene al proprio interno i due principi-base della civiltà umana sulla terra: il principio di comunione e il principio di fecondità. L’umanesimo biblico ci presenta questa icona: la coppia umana, unita e feconda, posta da Dio nel giardino del mondo, per coltivarlo e custodirlo».

Udienza generale di mercoledì 30 settembre 2015

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