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Le due grandi sfide del nostro tempo

Le due grandi sfide del nostro tempo: la sfida della fraternità e la sfida della cura della casa comune

“Siamo consapevoli che il mondo sta vivendo un’emergenza educativa. Si è rotto il patto educativo, è rotto, e adesso lo Stato, gli educatori e la famiglia sono separati. Dobbiamo cercare un nuovo patto che sia comunicazione, lavorare insieme. Questa emergenza educativa è resa più acuta dalle conseguenze della pandemia. Le due grandi sfide del nostro tempo: la sfida della fraternità e la sfida della cura della casa comune, non possono trovare risposta se non attraverso l’educazione. Entrambe sono anzitutto sfide educative. E grazie a Dio la comunità cristiana non solo ne è consapevole, ma è impegnata in questo lavoro, da tempo sta cercando di “costruire nuove strade per trasformare” lo stile di vita. E voi, fratelli, fate parte di questo cantiere, anzi, siete in prima linea, educando a passare da un mondo chiuso a un mondo aperto; da una cultura dell’usa-e-getta a una cultura della cura; da una cultura dello scarto a una cultura dell’integrazione; dalla ricerca degli interessi di parte alla ricerca del bene comune. Come educatori voi sapete bene che questa trasformazione deve partire dalle coscienze, oppure sarà solo di facciata. E sapete anche che non potete fare questo lavoro da soli, ma cooperando in “alleanza educativa” con le famiglie, con le comunità e le aggregazioni ecclesiali, con le realtà formative presenti nel territorio.

Questo, cari fratelli, è il vostro campo di lavoro. Ma per essere buoni operai, non dovete trascurare voi stessi! Non potete dare ai giovani quello che non avete dentro di voi. L’educatore cristiano, alla scuola di Cristo, è anzitutto testimone, ed è maestro nella misura in cui è testimone. Non ho niente da insegnarvi in questo, ma solo, come fratello, voglio ricordarvelo: testimonianza. E soprattutto prego per voi, perché siate fratelli non solo di nome ma di fatto. E perché le vostre scuole siano cristiane non di nome, ma di fatto”.

Papa Francesco ai Fratelli delle Scuole Crisitane