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Tema del triennio 2014-2017

“Quale umano stiamo preparando per il domani?”

Il cammino del triennio che si concluso ci ha condotto alla soglia di un passaggio importante di assunzione di responsabilità – come singoli e come associazione – rispetto alla realtà e al tempo in cui ci troviamo a vivere.
Vogliamo impegnarci come Movimento – nello spirito di coinvolgimento e partecipazione al percorso di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” – ad essere costruttori di un umano nel quale poter riporre speranza e non sul quale riversare l’amara disillusione che, nei momenti in
cui le ombre sembrano prevalere sulle luci, ci fa credere di poterci chiamare fuori, di poter giudicare e condannare senza compassione e senza verità.
Ecco, quindi, che l’orizzonte del triennio che si apre davanti a noi si traduce in una domanda e in una domanda che ci coinvolge nella ricerca di soluzione, consapevoli che dal nostro coinvolgimento, dal coinvolgimento di ciascuno dipende il futuro che aspetta tutti.
Dal punto di vista dell’educazione partire da una domanda è un segno preciso di apertura verso un “oltre” che è l’unico luogo possibile della speranza; l’apertura è, infatti, il luogo del desiderio e, quindi, del Sacro, del nostro rapporto con Dio, il luogo di fronte al quale è necessario “togliersi i calzari, deporre il bastone e mettersi in ginocchio ad ascoltare”, liberarci da tutte le precomprensioni , i pre-giudizi che paralizzano la crescita di quanto di autentico in noi e attorno a noi
attende di essere liberato e fargli spazio.
Traducendo ulteriormente il nostro tema triennale, dunque, diremo:

Primo movimento (anno associativo 2014/2015)
– la caratteristica peculiare del nostro essere uomini è la capacità di coltivarci come tali (la natura più autentica dell’uomo è la cultura, la coltivazione di se stesso) e in questo risiede il senso profondo di ogni azione educativa;
– assumere un impegno educativo verso noi stessi e verso gli altri richiede di prendere coscienza del grado di libertà profonda entro cui ci si trova a vivere, a pensare, a giudicare a desiderare, nel contesto in cui si è inseriti e mobilitarsi per un’azione di “purificazione dello sguardo” che apra spazi di speranza, di futuro possibile e buono per cui impegnarsi a partire da subito

Secondo movimento (anno associativo 2015/2016)
– dalla libertà alla verifica e alla “purificazione delle relazioni” per costruire un giudizio aperto, consapevole delle interconnessioni e disponibile alla rinegoziazione dei valori.

Terzo movimento (anno associativo 2016/2017)
– è la riconsiderazione del valore e dell’urgenza dell’azione che scaturisce dal superamento di un’etica di conservazione;
– è il tempo dell’approdo ad un’etica rinnovata e dinamica del nostro percorso, tempo dell’ “agire purificato” , dell’azione partecipata e responsabile.